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Rivista di informazione faceto - medica



a cura del dott. Italo Malato



Lauren, due vagine e ciclo abnorme

La donna è così dalla nascita



   Lauren Williams è nata con due vagine. A 29 anni ha deciso di raccontare, per la prima volta, la sua storia al Tyra Banks Show, spettacolo condotto dall’ex modella molto seguito negli Usa.
Grazie al web la sua vita è rimbalzata di pagina in pagina fino a fare il giro del mondo. Dice scherzando:
   “se a volte una è anche troppo, immaginatevi averne due!”
La giovane inglese conduce una vita quasi normale, escludendo il ciclo che può durare fino a 21 giorni. Durante l’intervista Lauren ha dimostrato di avere accettato la sua disfunzione, tanto da riuscire a parlarne in modo spigliato e ironico, anche se il suo passato non è stato facile. Ci sono voluti 24 anni prima che i medici riuscissero a diagnosticare il suo problema.
Racconta di essere stata preparata per un intervento correttivo, giacché si pensava fosse affetta da utero biforcuto e che soltanto pochi istanti prima di entrare nella sala operatoria, dopo un ultimo controllo del quadro clinico, lo staff medico si sia reso conto che si trattava di altro.
Per anni, durante i rapporti sessuali, Lauren usava solo mezza vagina, provando spesso se non dolore almeno uno stato di fastidio.
   "Non mi sono mai posta particolari problemi, ma mi domando come mai tutti i medici che mi hanno visitata non si siano accorti di nulla", dice sorridente e serena la ragazza.

Questo aspetto della sua vita è decisamente migliorato dopo un intervento chirurgico che ha rimosso la "barriera naturale" che separava le due vagine. L’operazione non ha però modificato nulla della sua struttura uterina.
All’immancabile domanda circa la possibilità di procreare la giovane risponde, “i medici sono ottimisti, dicono che in caso di gravidanza un utero sarà perfettamente in grado di spostare l’altro”. Il doppio apparato genitale di Lauren è completo. Due vagine, due uteri e due cervici. In realtà, una volta incinta, qualche problema potrebbe insorgere. Ma non grave: durante la gestazione i suoi rapporti dovrebbero essere protetti, per evitare una seconda gravidanza.

       Giuditta Mosca



 

E' troppo focoso: si rompe il pene

Disavventura per 40enne bergamasco



   Si è impegnato troppo, ci ha messo troppa foga, e il risultato è stato che un impiegato 40enne di Treviglio, nel Bergamasco, non è riuscito ad arrivare alla fine. Anzi: è finito direttamente in ospedale.
Proprio sul più bello, durante un incontro particolarmente focoso con un'amica, ha sentito un dolore fortissimo: la sua partner ha dovuto chiamare il 118, e quando l'uomo è arrivato in ospedale la diagnosi è stata impietosa:

   "frattura del pene".

Il "fattaccio" è accaduto domenica scorsa: l'uomo era andato al cinema con la ragazza, dopodiché insieme hanno raggiunto il suo appartamento. Il clima era ideale e la coppia ha presto raggiunto la camera da letto decisa a consumare una focosa nottata. Dopo due ore intense di effusioni i due stavano per arrivare al culmine del loro amore quando è successo l’imprevedibile.

   "Non avevamo fatto niente di strano" spiega il 40enne al Giornale di Treviglio, che riporta la notizia. "Era un rapporto normalissimo che stavamo terminando, quando all’improvviso ho sentito un 'crack' e un dolore fortissimo". E il suo organo genitale si è gonfiato a dismisura, diventando nero in pochi secondi.
"Poi è cominciata l’emorragia - continua l'uomo -. Io non capivo niente, pensavo di morire, mentre lei era sotto shock".

A salvare la situazione è stata proprio la donna, che ha chiamato immediatamente il 118 e, in attesa dell'ambulanza, ha applicato impacchi di ghiaccio alla "ferita".
L'uomo è stato trasportato d’urgenza al Pronto soccorso, dove gli è stata diagnostica la cosiddetta sindrome della "frattura del pene":

   "Mi hanno detto" spiega "che si era spaccato uno dei corpi cavernosi e si era rotta anche l’uretra".

Medicato, il 40enne è stato trasferito nel reparto di Urologia, dove i medici l'hanno operato per restituire la forma all'organo, rimasto piegato a causa dell'emorragia.
La delicata operazione è stata un successo, e il 40enne ha potuto lasciare l’ospedale:

   "La lettera di dimissioni consiglia di non praticare il sesso per 35 giorni" conclude "ma non credo che riuscirò a rispettare la prescrizione medica..."


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